Le Padovanelle - Ippodromo V.S. Breda
Aprile 2024
  • Lu
  • Ma
  • Me
  • Gi
  • Ve
  • Sa
  • Do
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • 11
  • 12
  • 13
  • 14
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
  • 19
  • 20
  • 21
  • 22
  • 23
  • 24
  • 25
  • 26
  • 27
  • 28
  • 29
  • 30
Storia


L’ippodromo V.S. Breda nasce dalla passione del Senatore Vincenzo Stefano Breda, illustre personaggio, protagonista della vita politica patavina dalla seconda meta’ dell’ottocento.
La sua grande passione per l’ippica lo portò, nel 1882 ad acquistare in America il leggendario stallone Elwood Medium, allevato alla Cedar Stok Farm, Filadelfia, da Robert Steel.
Fu il primo cavallo ad essere importato in Italia, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni collezionando successi e dando grandi soddisfazioni al suo proprietario.
A tutt’oggi rappresenta il simbolo dell’allevamento Breda e ogni anno, il primo maggio, si corre un gran premio a lui dedicato.
Già dal Medioevo si correvano a Padova le corse dei berberi nell’anello di Prato della Valle (66O metri), ma l’inizio ufficiale delle corse al trotto nella città, così come attestato dai documenti, è il 13 Agosto 1808.
Per tutto il secolo le gare si continuarono a svolgere nella famosa piazza, fino a quando le autorità locali manifestarono l’esigenza di una struttura più idonea.
Il Senatore Breda recepì l’invito e sposò la causa decidendo di far costruire nella frazione a lui più cara -Ponte di Brenta- un nuovo impianto su di una superficie di 94,500 metri quadrati con tribune in ferro, palchi atti ad ospitare più di duemila persone, 26 boxes sotto la tribuna ed una tettoia con paddok per permettere ai cavalli di riposarsi tra una corsa e l’altra.
La pista era larga 16 metri con sviluppo di ½ miglio ( 804,5 metri ) con pendenze in curva e rappresentava il migliore esempio in Italia per quegli anni.
L’Ippodromo fu inaugurato il 1° Maggio 1901 e quel giorno assicurò alla città il titolo di capitale italiana del trotto.



L’attività continuò per oltre mezzo secolo fino a quando, a causa della guerra e di una devastante tromba d’aria nel 1940, la struttura cominciò a decadere e divenne così bisognosa di restauri; a questo pensò un altro grande ippofilo, Ivone Grassetto, Nani per gli amici, imprenditore di indiscussa fama ed esponente del trotto nazionale.



Egli cosruì un moderno impianto, ampliato e rinnovato in ogni sua parte ed aggiunse alla denominazione già esistente quella di "Padovanelle", (termine che dal 1808 designò i moderni sulkies), per mantenerlo fino ad oggi per rappresentare anche la società che lo gestisce.



Il nuovo Ippodromo fu inaugurato il 1° Maggio 1962 e da allora la sua attività rende indelebile nel tempo il ricordo dei due personaggi che hanno contribuito al diffondersi della sua fama.