Tantissimi utilizzano ancora le spugne tradizionali per lavare i piatti e i bicchieri sporchi, ma c’è un’alternativa decisamente più sostenibile e igienica.
Tantissime persone ancora oggi utilizzano le tradizionali spugne per lavare le stoviglie. Un’abitudine che può essere controproducente e che comporta sempre dei piccoli rischi. Le spugne tradizionali, infatti, non solo non sono sostenibili, ma si consumano in fretta, quindi si devono cambiare spesso. Ma non è tutto, perché, queste comportano anche certi rischi per la salute, essendo veicolo di germi e di batteri.

Le spugne da cucina sono covo di batteri e di germi, proprio perché sono sempre a contatto con lo sporco delle stoviglie. Non a caso, gli esperti consigliano non solo di cambiare di frequente le spugne, e prima che si degradino, ma di lavarsi correttamente le mani dopo averle utilizzate. Se i batteri restano intrappolati nella spugna, restano a contatto con le nostre mani e ovviamente con le superfici delle stoviglie. E allora, che alternativa sfruttare?
L’alternativa alle tradizionali spugne da cucina: meglio utilizzare queste spugne ecologiche e durature
Igiene e sostenibilità delle spugne da cucina sono messe, da qualche tempo, in forte dubbio. Secondo gli esperti, la spugna dovrebbe essere sostituita almeno una volta al mese, se non due volte al mese, per evitare che si accumulino troppi batteri o che si degradi eccessivamente.
Ciò ovviamente comporta un bel po’ di rifiuti, quindi va a impattare anche sull’ambiente. A tal proposito, per risolvere questi problemi, di rifiuti e di igiene personale, da qualche tempo si sta diffondendo una valida alternativa, sostenibile e duratura. In tanti, infatti, stanno iniziando ad adottare spazzole ecologiche in fibra naturale. Quali sono?

Tra le più richieste ci sono le spazzole in bambù, ma principalmente vanno bene tutte quelle in fibra naturale. Puliscono in modo eccellente, non accumulano batteri, non si degradano. Non assorbono umidità, quindi non si prestano a fare da covo per i germi, inoltre non diffondono sgradevoli odori, non si impregnano, si mantengono integre a lungo, facendo risparmiare anche parecchio denaro.
Le spazzole in fibre naturali per lavare i piatti: una soluzione ecologica che fa risparmiare denaro
Le spazzole in bambù non trattengono l’umidità, l’elemento principale che dà origine a muffe e batteri, sono ecologiche, visto che sono realizzate in fibre naturali e in materiali biodegradabili. Sono decisamente più resistenti, quindi si devono sostituire dopo molto tempo dal primo utilizzo, offrono una pulizia migliore per piatti e bicchieri, rimuovendo correttamente residui di cibo, grasso, olio e sporco in generale.

E ancora, non graffiano le superfici, quindi non solo lasciano integre le stoviglie, ma evitano di grattare il Teflon, la sostanza usata per il rivestimento delle pentole antiaderenti, la quale, se degradata, rilascia agenti chimici nocivi per la salute. Insomma, gli esperti consigliano di utilizzare spugne alternative, spazzole in fibre naturali, per garantire una maggiore igiene e per sostenere l’ambiente.