Gli smartphone sono in continuo aggiornamento, soprattutto quelli cinesi: il nuovo aggiornamento lascia tutti senza fiato
Gli smartphone fanno ormai parte della nostra vita. Sarebbe difficile pensare a vivere senza, perché fanno parte del nostro quotidiano. Grazie a questi dispositivi, è cambiato il modo in cui si comunica, anzi si è rivoluzionato. Parliamo infatti di una comunicazione a 360 gradi, in cui si fanno videochiamate, messaggi, condivisioni istantanee. Da quando ci sono loro, la distanza non c’è più.

Ovviamente non parliamo solo di comunicazione. Ad oggi con uno smartphone si può fare di tutto. Possiamo lavorare, guardare serie, ascoltare musica, fare shopping, e tanto altro ancora. Insomma, hanno cambiato la nostra vita, che è sicuramente molto più smart. Come contro, però, si è perso un po’ il lato umano. La maggior parte delle persone, infatti, preferisce comunicare a distanza dietro uno schermo, piuttosto che dal vivo. Una parentesi un po’ triste in questo agglomerato di tecnologia.
Grazie a questi dispositivi abbiamo pieno accesso alle informazioni in qualsiasi momento, tramite motori di ricerca che sono in grado di rispondere a tutte le nostre domande. Tra quelli più gettonati c’è sicuramente Google, il motore di ricerca per eccellenza. Ma adesso sembra che i produttori di smartphone cinesi sono pronti a dire definitivamente addio a Google.
I produttori cinesi pronti a sganciarsi da Google: in arrivo un’alternativa ad Android?
Sempre più produttori cinesi di smartphone stanno valutando l’idea di rompere con Google e costruire un proprio ecosistema digitale, indipendente da Android. Tra le aziende più attive in questa direzione c’è Xiaomi, che sembra voler guidare questo cambiamento puntando tutto sullo sviluppo di HyperOS 3, un sistema operativo che potrebbe rappresentare il primo vero passo verso una piattaforma autonoma, tutta “made in China”.

Ma Xiaomi non è sola in questa sfida. Secondo indiscrezioni, ci sarebbe già un’alleanza con altri nomi: Oppo, Vivo, Realme, OnePlus e persino Huawei, che da tempo ha già abbandonato Android per puntare tutto sul suo HarmonyOS. Un sistema, tra l’altro, già integrato con una propria intelligenza artificiale e oggi disponibile, almeno per ora, solo sul mercato cinese. L’obiettivo? Creare un’alternativa concreta al mondo Google: app, servizi e interfacce tutte nuove, con un’idea chiara di fondo, partire dalla Cina per poi puntare anche all’Occidente.
Certo, è un progetto ambizioso. In molti Paesi, infatti, Google resta il punto di riferimento assoluto per navigare, orientarsi, comunicare: da YouTube a Gmail, passando per Google Maps, milioni di utenti nel mondo si affidano quotidianamente ai suoi servizi. Ma in Cina, dove questi strumenti non sono mai stati dominanti, lo spazio per un’alternativa reale esiste. E potrebbe anche rivelarsi una mossa vincente, almeno sul fronte interno.
Il vero banco di prova sarà però l’internazionalizzazione. Non sarà facile convincere le persone ad abbandonare un un motore di ricerca così ottimale per qualcosa di nuovo, che dovrà dimostrare di essere affidabile, veloce e soprattutto completo. Tutto ruota, ancora una volta, intorno all’esperienza dell’utente. Se HyperOS 3 riuscirà a offrire un’interfaccia intuitiva, servizi validi e un’alternativa credibile alle app di Google, potremmo assistere a un cambiamento profondo nel mondo degli smartphone.