Andiamo nel dietro le quinte di “È sempre mezzogiorno” e capiamo cosa succede alle pietanze che ogni giorno vengono preparate. È spreco?
“È sempre mezzogiorno” è uno dei programmi più amati dagli italiani, il regno televisivo di Antonella Clerici e della buona cucina che ogni giorno arriva nelle case dei telespettatori. Un momento di intrattenimento, ma non solo che la padrona di casa, solare e ormai navigata in questo campo, riesce a condurre in maniera magistrale.

Tante le ricette che ogni giorno vengono proposte, tra preparazioni tradizionali, di stagione ed qualche innovazione anche con riflessioni importanti sull’alimentazione, sia a livello sociale che ambientale. E proprio a proposito di questo, che fine fa il cibo che viene cucinato?
“È sempre mezzogiorno” ed il cibo: cosa accade
Vi siete mai chiesto qual è la strada che segue tutto il ben di dio che viene cucinato nel corso di “È sempre mezzogiorno”? Cosa accade nel dietro le quinte quando le telecamere si spengono ed è necessario ripulire tutto in studio per essere pronti per una nuova puntata?
Non è difficile capire che la quantità di alimenti che ogni giorno vengono usati è veramente molta, tra materie prime e piatti poi cucinati e proposti in trasmissione, tra primi, secondi, dolci e tanti sfizi.

Il rischio dello spreco è dietro l’angolo e non certo questo può essere consentito in un momento storico così delicato sia sul fronte delle risorse per accedere ai servizi minimi che su quello ambientale.
La gestione del cibo: cosa avviene a fine puntata
“È sempre mezzogiorno”, nato quasi come continuazione spontanea de “La prova del cuoco”, trasmissione iconica del mezzogiorno di Rai 1 condotta per tanti anni proprio dalla Clerici, si distingue per la sua gestione del cibo.
Niente viene sprecato in trasmissione ed in linea con i valori di solidarietà e rispetto per il cibo che il programma porta avanti, la maggior parte dei piatti preparati in studio vengono donati. “È sempre mezzogiorno” ha scelto, infatti, di sostenere gli enti e le associazioni locali che aiutano le persone in difficoltà.
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Tutto quello che viene preparato nel corso della trasmissione da chef e ospiti viene accuratamente confezionato e consegnato alle organizzazioni benefiche che a loro volta distribuiscono il cibo a chi ne ha più bisogno.
Come avviene la donazione del cibo
La donazione del cibo viene gestita secondo una macchina ormai collaudata. C’è, infatti, un team apposito che si occupa delle pietanze al termine di ogni puntata. Tutto viene confezionato seguendo le norme igienico-sanitarie e consegnato alle associazioni benefiche con le quali la Rai ha scelto di collaborare.
Un gesto che fa bene a cuore, che dà un aiuto concreto a chi è in difficoltà e che ridurre gli sprechi sul fronte alimentare. Un messaggio importante di attivismo, di solidarietà ma anche di sostenibilità che conta molto e che deve spingere tutti a lavorare in queste direzione.