Esiste un esercizio semplice e che comporta benefici impressionanti per il nostro benessere mentale, poiché stimola le attività cerebrali.
Per mantenersi in salute, fisica e mentale, e invecchiare nel migliore dei modi, restando vigili e lucidi, è fondamentale stimolare il cervello, organo vitale che governa l’intero corpo. Stimolare il cervello, soprattutto in tarda età, è importante per contrastare il degrado cognitivo, diminuendo i rischi di demenza senile e di Alzheimer, rafforzando lucidità e memoria, nonché le attività motorie.

Una mente attiva comporta una buona qualità della vita, e per stimolare le funzioni cognitive bisogna mettere in pratica alcune strategie efficaci, da eseguire nella quotidianità. Attività fisica, giochi di logica, puzzle, leggere libri, praticare yoga e meditazione, nonché seguire un sano regime alimentare, sono tutti fattori essenziali per rallentare l’invecchiamento del cervello.
L’attività semplicissima che aiuta a stimolare le funzioni cognitive: pochi passi per il benessere mentale
L’esercizio fisico, aumentando l’afflusso di sangue e di ossigeno al cervello, stimola la crescita di nuove cellule nervose. Unito a una sana alimentazione, ricca di cibi antiossidanti e nutrienti, fornisce un supporto alle funzioni cognitive.
In più, è possibile adottare altre sane abitudini per rallentare l’invecchiamento mentale, come ad esempio praticare meditazione, per ridurre lo stress, oppure stimolare la mente attraverso la lettura di romanzi, l’ascolto di musica complessa, lo studio di una nuova lingua, o ancora la risoluzione di un puzzle, l’esercizio di giochi di logica, ma anche la socializzazione.
È dimostrato che chi ha una vita sociale attiva vive meglio e più a lungo, proprio perché ha più stimoli e ha modo di interagire, mantenendo lucidità mentale. Infine, altro elemento fondamentale per mantenersi in salute è la qualità del sonno, la quale non deve mai essere sottovalutata. Dormire bene e le giuste ore, è sicuramente un’abitudine che consolida la memoria e migliora la salute del cervello.

In tutto ciò esiste anche un’altra attività che migliora la salute del cervello e ne rallenta il degrado cognitivo. È stato scoperto, infatti, che camminare all’indietro è una sorta di allenamento mentale che mette alla prova mente e articolazioni. Se camminare normalmente comporta tantissimi benefici, farlo all’indietro, come i gamberi, aiuta a stimolare le attività cerebrali.
Camminata all’indietro, i benefici per il cervello e per il corpo: che cosa sapere
Camminare all’indietro fa bene alla salute mentale e fisica, tonifica la muscolatura, rafforza le articolazioni, stimola il cervello. Diversi studi scientifici ne confermano l’utilità e l’efficacia, a qualsiasi età, parlando appunto di Retro Walking. Ma quali sono, precisamente, i benefici di questa particolare attività fisica? Il primo è la stimolazione cognitiva.
Invertire il senso di marcia e camminare nel verso opposto stimola la corteccia prefrontale, che coinvolge l’aspetto motorio, mettendo alla prova il cervello stesso nel compiere scelte e dettare movimenti inconsueti. Una camminata all’indietro, infatti, comporta una maggiore concentrazione. Inoltre, tale attività aiuta a rafforzare la memoria.

E ancora, in questo modo si migliorano l’equilibrio e la coordinazione, allenando le gambe e stimolando le articolazioni, coinvolgendo meccanismi cerebrali inediti, immagazzinando informazioni visivo spaziali. Inoltre, sollecita il carico sulle articolazioni in modo differente, riducendo lo stress sulle ginocchia, rafforza la muscolatura delle gambe e dei glutei, migliorando anche la postura.
Come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Science Direct, è sufficiente camminare all’indietro per qualche minuto, anche in casa, magari sfruttando le pareti come appoggio per non cadere. I più allenati, possono sfruttare il tapis rulant, ovviamente impostandolo a una bassa velocità, e camminare al contrario. Camminare all’indietro ogni tanto non può che fare bene alla salute mentale.