Assegno Unico, quando arriva il pagamento di maggio: la data da cerchiare in rosso

Nei prossimi giorni partiranno i pagamenti di maggio relativi all’Assegno Unico Universale: le date da segnare sul calendario e i nuovi importi.

Maggio è ormai entrato nel vivo e l’Inps ha già iniziato l’erogazione delle varie prestazioni economiche. I primi a ricevere le mensilità, come di consueto, sono stati i pensionati, mentre in questi prossimi giorni sono attesi i pagamenti delle prestazioni assistenziali.

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Assegno Unico maggio 2025, le date di pagamento (Ippodromopadova.it)

Tra queste rientra l’Assegno Unico Universale, il contributo riconosciuto ai nuclei familiari con figli a carico sino ai 21 anni di età o con figli disabili senza limiti di età. Come accade ogni mese, anche a maggio ci saranno due date da segnare sul calendario per i pagamenti che, per molti beneficiari della misura, potrebbero essere più alti. Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Assegno Unico maggio 2025, le date di pagamento

A breve partirà l’erogazione della mensilità di maggio dell’Assegno Unico Universale, percepito da milioni di famiglie italiane. Il calendario dei pagamenti è ormai noto da gennaio, quando l’Inps ha pubblicato una circolare sul proprio sito illustrando le date relative alla prima parte dell’anno, sino a giugno.

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Assegno Unico, quando arrivano i pagamenti a maggio (Ippodromopadova.it)

Come ogni mese, anche a maggio le date di erogazione del contributo economico sono due e tengono conto della presentazione della domanda o di eventuali modifiche della situazione familiare o economica comunicate dai percettori. I primi pagamenti scatteranno martedì 20 maggio e riguarderanno le famiglie che hanno già percepito almeno una volta l’Assegno Unico e non hanno comunicato variazioni all’Inps. Dovranno, invece, attendere l’ultima settimana di maggio coloro i quali hanno inoltrato per la prima volta domanda o comunicato modifiche all’ente durante il mese scorso.

I pagamenti, come sempre, avverranno tramite accredito bancario sull’Iban indicato nella domanda o mediante bonifico domiciliato, in base alla scelta del beneficiario.

L’aggiornamento delle somme e gli arretrati

Ricordiamo che gli importi della misura, già nei mesi scorsi, sono stati adeguati al tasso di inflazione accertato dall’Istat (0,8%). Per ricevere le nuove somme era necessario presentare l’Isee aggiornato all’Inps entro il 28 febbraio. Chi non ha provveduto, da marzo ha ricevuto l’importo minimo stabilito per la misura: 57,50 euro per ogni figlio.

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Assegno Unico, come ricevere gli arretrati (Ippodromopadova.it)

Per procedere all’invio della certificazione, tramite il portale online Inps o rivolgendosi ad un patronato o ad un Caf, c’è ancora tempo sino al prossimo 30 giugno. I beneficiari che rispetteranno questa scadenza non solo riceveranno le mensilità aggiornate, ma anche gli arretrati spettanti. Chi ha aggiornato l’Isee, dunque, nelle scorse settimane a maggio potrebbe già ricevere gli arretrati e gli importi adeguati all’inflazione.

L’aggiornamento degli importi interessa anche molte delle maggiorazioni previste per i beneficiari dell’Assegno Unico, come ad esempio quella destinata ai nuclei familiari con genitori entrambi lavoratori e le madri sotto i 21 anni di età.

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