Ciascun essere vivente è impossibilitato a rinunciare al sonno. Esso si manifesta, per ogni specie, in modo diverso: togliamo ogni dubbio riguardo i cavalli.
Per la salute, il benessere e l’equilibrio psico-fisico di ciascun essere vivente, il sonno è un pilastro fondamentale e assolutamente irrinunciabile. In ogni specie, umana o animale, si manifesta in maniera differente, talvolta persino originale e curiosa. Tra i dubbi più grandi legati al sonno e al mondo animale, ce n’è uno in particolare che vede protagonisti i cavalli.
Come ogni altro animale dalla stazza importante, le modalità di riposo del cavallo possono attirare l’attenzione. Addentriamoci nel mondo equino e approfondiamo quel che sappiamo sui cavalli: potremmo uscirne piacevolmente sorpresi.
A scatenare un’onda di curiosità e domande riguardo il sonno dei cavalli è stata la diffusione della teoria secondo la quale essi sarebbero in grado di dormire in piedi. Trattandosi di un animale con un passato evolutivo come preda, dormire “sull’attenti” avrebbe permesso loro di salvarsi da eventuali attacchi dei predatori, trovandosi pronti per scappare in caso di pericolo.
Chiaramente, in virtù di questa possibilità, il corpo del cavallo è predisposto per il riposo sulle quattro zampe. E’ reso possibile grazie ad un insieme di tendini e legamenti nelle zampe capaci di “bloccarsi” in una posizione eretta senza compiere sforzo muscolare. Ecco che, in una simile condizione, il cavallo può rilassare la mente e abbandonarsi al riposo, senza tuttavia lasciare mai del tutto lo stato di allerta.
Per rispondere alla domanda “i cavalli dormono in piedi o sdraiati?” non possiamo basarci solo sulla conformazione fisica dell’animale. Di certo il sonno in piedi rappresenta una possibilità a cui il cavallo può aggrapparsi nel caso in cui ne sentisse l’esigenza, ma non possiamo considerarla una risposta definitiva.
Così com’è valido per gli esseri umani, anche nei cavalli possiamo distinguere delle fasi di sonno profondo: parliamo della cosiddetta fase REM (Rapid Eye Movement). Si tratta del momento di rilassamento più totale, in cui il corpo lascia andare completamente i muscoli.
Questa fase è la più importante e fondamentale per un riposo veritiero ed efficace per il proprio benessere. Dunque, affinché il sonno sia davvero rigenerante, anche il cavallo ha bisogno di sdraiarsi, su un fianco o sullo sterno, lasciando le zampe distese e non in tensione.
Quel che possiamo distinguere, rispetto ad altri animali, è la durata del sonno profondo: nei cavalli è relativamente breve. In media, un cavallo dorme 2 o 3 ore al giorno, distribuite in brevi periodi nell’arco di tutte le 24 ore. Anche questa “abitudine” è un lascito dell’essere stati delle prede: l’animale è predisposto mentalmente e fisicamente per restare vigile più tempo possibile.
Possono subentrare diversi fattori a determinare le modalità di riposo di un cavallo così come a modificarne i tempi. Innanzitutto, l’età è un elemento chiave per comprendere perché un animale può dormire di più o di meno. Nel caso dei cavalli, i puledri tendono a dormire più a lungo perché il processo di crescita e sviluppo richiede più riposo. Anche l’ambiente rientra tra i fattori influenzanti: quando lo spazio è sicuro e confortevole, il cavallo finisce per rilassarsi di più. Chiaramente, condizioni di salute compromesse possono causare disturbi del sonno.
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