Ti sei mai chiesto come mai il cavallo ha le narici grandi? La risposta potrebbe sorprenderti, scoprila subito.
Se ti sei mai avvicinato al muso di un cavallo, è probabile che tu sia rimasto colpito dalle sue narici ampie, mobili, capaci di dilatarsi come fossero due piccole vele pronte a catturare vento.

Ma non si tratta solo di una caratteristica estetica: la forma e le dimensioni delle narici del cavallo sono una straordinaria risposta evolutiva alle sue esigenze respiratorie, legate soprattutto alla velocità, alla resistenza e alla sua attività atletica.
Le narici dei cavalli sono grandi e c’è un perché
Il cavallo è un animale che respira sempre e solo dal naso, non respira mai con la bocca.
Questo perché il suo palato molle è così lungo da chiudere completamente la comunicazione tra naso e gola, lasciando passare l’aria solo dalle vie nasali.

Quindi, ogni singolo respiro passa obbligatoriamente per le narici, che diventano il principale ingresso dell’ossigeno. Ecco perché la natura ha reso queste aperture così ampie e capaci di allargarsi ancora di più durante lo sforzo fisico.
Il cavallo respira mentre corre
Durante il galoppo, il corpo del cavallo è sottoposto a uno stress respiratorio notevole. Ogni falcata corrisponde a un respiro: è quello che si chiama “accoppiamento respiratorio-locomotore”. Più aumenta la velocità, più aumenta la necessità di ossigeno. Questo significa che, se un cavallo corre molto veloce, deve incrementare anche l’aria che respira e espira.
Ma c’è un problema: tra le narici e i polmoni c’è una distanza molto grande. Questo rende il percorso dell’aria più lungo e più faticoso. Per questo motivo, le narici del cavallo sono così grandi: se non fossero capaci di aprirsi e adattarsi durante lo sforzo, il cavallo farebbe molta più fatica a respirare.
L’incredibile apparato respiratorio del cavallo
L’apparato respiratorio del cavallo lavora in sintonia con il cuore e con la muscolatura. Durante uno sforzo, il sangue scorre più velocemente, la richiesta di ossigeno da parte dei muscoli aumenta, e i polmoni devono essere in grado di soddisfare questa richiesta.

Qualsiasi ostacolo o riduzione del flusso d’aria compromette l’intera prestazione, portando quindi il cavallo a sentire fatica e quindi un calo della performance.
Le patologie respiratorie sono la seconda causa di “poor performance” nei cavalli sportivi. Spesso si manifestano con sintomi come respiro affannoso, testa bassa o tesa, tosse, produzione eccessiva di muco.
A differenza dei muscoli, l’apparato respiratorio del cavallo non si può allenare. Un cavallo non allenato e uno in perfetta forma muovono la stessa quantità d’aria a parità di velocità. La differenza la fa la capacità di utilizzare quell’ossigeno nel modo più efficiente possibile, ed è qui che entra in gioco la salute delle vie aeree, a partire proprio da quelle narici così grandi.