Cos’è una tempesta solare geomagnetica e quali sono le conseguenze sulla nostra salute e sul nostro pianeta?
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di tempeste solari. Il 29 maggio una nuova ondata di energia proveniente dal Sole ha raggiunto la Terra, attirando l’attenzione di scienziati e curiosi.
Ma cosa comportano davvero questi fenomeni per la nostra salute? Dobbiamo preoccuparci? Gli esperti dicono di no, anche se invitano a non sottovalutare certi effetti.
Tempeste solari: quali sogno gli effetti sul nostro corpo?
A fare chiarezza è Giovanni Ghirga, medico del Comitato scientifico di Isde, che ha spiegato a Adnkronos cosa sono le tempeste solari.
Le tempeste solari, spiega, creano delle turbolenze nel campo magnetico terrestre. Fortunatamente la nostra atmosfera, insieme alla magnetosfera, ci protegge dai rischi diretti. Insomma, nessuna emergenza per la popolazione. Però ci sono delle sfumature da considerare.
Alcuni studi condotti in Europa, Nord America e Russia hanno fatto emergere che, durante i giorni di maggiore attività solare, si registrano più casi di infarto e ictus. Il motivo non è ancora del tutto chiaro, ma potrebbe dipendere da come queste variazioni magnetiche influenzano il nostro sistema nervoso, in particolare quello che regola cuore e pressione sanguigna.
Quali effetti possono sentirsi quando c’è una tempesta solare
Oltre agli aspetti cardiovascolari, le tempeste solari sembrano incidere anche sul nostro benessere mentale. Quando il Sole è particolarmente attivo, alcune persone fanno più fatica a dormire o si sentono più irritabili.
C’entra la melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia, che in certe situazioni può andare un po’ in tilt. Non è un effetto che colpisce tutti, ovviamente. Le persone più sensibili sembrano essere gli anziani, chi soffre di disturbi dell’umore o chi ha già problemi cardiaci. Diverso il discorso per astronauti e piloti che lavorano su rotte polari. Loro, durante questi eventi, sono esposti a un livello più alto di radiazioni e quindi devono seguire protocolli di sicurezza ben precisi.
Per la gente comune, soprattutto in Paesi come l’Italia, il rischio è praticamente nullo. A confermarlo è anche Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale. Però è vero che in alcuni soggetti più vulnerabili si possono notare sintomi come ansia, insonnia o cambiamenti dell’umore nei giorni di forte attività solare.
Ecco perché il monitoraggio di questi fenomeni è fondamentale. Agenzie come la Nasa o la Noaa tengono costantemente d’occhio il Sole, pronti a lanciare eventuali allerte. Non serve allarmarsi, ma conoscere un po’ meglio questi meccanismi ci aiuta a capire come il Sole, anche da così lontano, riesca comunque a influenzare in qualche modo la nostra vita.
